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Crema pasticcera, quella della nonna 

La crema pasticcera della nonna

Questa è la crema pasticcera con la ricetta che usava mia nonna e che io mi ero accuratamente appuntato su un foglietto
(a quarant’anni di distanza il foglietto è ancora nella mia raccolta di appunti di cucina!).

Verificando su vari manuali di cucina ho visto che si tratta in fondo della crema classica, così come pure riportata sul mio Cucchiaio d’argento (versione in tedesco, ovviamente! - Der Silberlöffel).

Mi rendo conto che preparandola sempre abbastanza sovrappensiero e spesso all’ultimo momento, non ho mai pensato di fare le foto in sequenza della preparazione:
prometto di far ammenda appena possibile!

Ingredienti:

uova (solo tuorlo)

pz.

2

50 grammi di zucchero

g.

50

farina (o maizena)

CT.

1

latte

ml.

250

vaniglia

QB.

oppure

limone (scorza)

QB.

rum (facoltativo)

CT.

1

Preparazione:

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*

N.B.: Utilizzare fin dall’inizio un recipiente che possa andare sul fuoco.

Montare zucchero e tuorli con la frusta fino a ottenere un composto spumoso.

Continuando a mescolare dolcemente aggiungere poco a poco la maizena (v. nota)

In un altro pentolino, scaldare – senza farlo bollire! - il latte con la vaniglia (oppure con la scorza di limone grattugiata).

Mettere il recipiente col composto d’uovo sul fuoco basso (o se si preferisce a bagnomaria) e continuando a mescolare con la frusta aggiungere il latte caldo poco a poco.

Sempre mescolando continuare a cuocere fino a quando la crema si sarà ben addensata.

Lasciar raffreddare la crema e utilizzarla per la preparazione desiderata; oppure metterla in ciotolina e servirla direttamente così, come dessert!

SUGGERIMENTI E NOTE:

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  • Maizena: io la preferisco al posto della farina perché la crema resta più digeribile.
  • Mentre la crema si raffredda, mescolarla di tanto in tanto per evitare la formazione della pellicola.
  • Per un sapore più marcato si può aggiungere, fuori dal fuoco, un CT di rum incorporandolo alla crema.
  • Mia nonna lasciava raffreddare la crema, ben addensata, in un contenitore piatto e poi la friggeva, tagliata a pezzettoni rettangolari.
  • Se la crema va poi utilizzata per preparare una crema diplomatica (mescolata alla chantilly) ricordarsi di non farla addensare fino a divenire semisolida!
  • Per quanto riguarda la grafia: è d’uso comune scrivere pasticciera – con la i; e non è considerato un errore ma la corretta grafia.
    Personalmente preferisco usare la versione più ortograficamente corretta pur se non molto diffusa.
  • Vedi anche: Crema pasticcera con uova intere

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