Di versioni del gulasch ce ne sono tante e anch’io, nel mio piccolo, ne preparo diverse.
Di molte potete trovare le ricette in queste mie pagine.
E se per una volta vi va di confrontarle tutte senza doverle cercare in mezzo a tante altre preparazioni… ecco un breve sommario di tutte quelle pubblicate a oggi.È un sommario in evoluzione, ogni tanto provo una nuova ricetta e, altre volte, dai miei vecchi appunti ne salta fuori una che avevo magari lasciato da parte a favore di un’altra.
Quindi, magari fra un paio di mesetti, potete tornare qui per controllare l’inserimento di nuovi arrivi!
Eccole:
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Chiamatelo come volete: gulasch, goulasch, oppure gulyàs (all'ungherese): è sempre buono alla stessa maniera!
Certamente un piatto d'origini molto rustiche, quello che veniva preparato dai mandriani magiari durante i lunghi periodi di pascolo dei bovini e anche durante il trasporto delle mandrie verso i grandi mercati.
Cotto sul fuoco di legna in un pesante paiolo di ferro, con le verdure e le spezie più disponibili; di sicuro senza mai far mancare la paprika, la tipica spezia dell'Ungheria.
In queste pagine si è parlato spesso di gulasch, dalla ricetta del gulasch di manzo che preparo più abitualmente a diverse altre versioni.
Non poteva certo mancare quella di maiale, qui nella sua versione più essenziale e limitata ai soli ingredienti fondamentali.
Rispetto a quella di manzo non richiede l’uso di pancetta affumicata; ma richiede in cambio uno spezzatino di maiale che proprio magro non sia!
Per il resto le procedure, che qui riporto passo passo, sono le medesime.
Gulaschsuppe, la cucina del riciclo
Quando del maestoso gulasch del giorno prima non restano che pezzetti di verdure e briciole di carne sperduti nella salsa, ecco che questo piatto, in pochi momenti, rinasce a nuova vita:
ecco a voi la zuppa di gulasch (Gulaschsuppe)!
A pieno titolo un piatto della cucina del riciclo... sebbene sia forte la tentazione di preparare un gulasch al solo scopo di avere in tavola questa mitica minestra!
Szegediner Gulasch, gulasch di Szegedin
Questo gulasch di carne di maiale e crauti, dal gusto molto particolare e differente da quello che abitualmente conosciamo come gulasch, prende il nome dall’omonima città del Banato (oggi parte della Romania ma quasi al confine con l’Ungheria).
Possiamo ritenerlo in ogni caso un gulasch ungherese.
Un gulasch particolare però, caratterizzato appunto dalla presenza dei crauti e della carne di maiale (oggi se ne trovano addirittura versioni di pollo, tacchino e pure di vitello).
Ma il sapore della carne di maiale, in particolare quella della spalla, venata di grasso, è impareggiabile
Il gulasch di manzo all'aroma di cumino, la ricetta di Tim Mälzer
Questa versione del gulasch di manzo, caratterizzata dal profumo del cumino tostato e schiacciato nel mortaio, è l'interpretazione datane dal cuoco Tim Mälzer e riportata nella sua raccolta di ricette, Heimat, di recente pubblicazione.
È stata presentata così bene che non ho potuto fare a meno di replicarla nella mia cucina:
è buonissima!
Gli ingredienti sono pochi e la preparazione decisamente semplice; l'unica cosa da non dimenticare è che la cottura in pentola richiede un paio d'ore.
Quindi bisogna mettersi in cucina abbastanza presto.
Pochi giorni fa ho presentato nelle nuove ricette anche quella del gulasch aromatizzato al cumino tostato.
Non poteva mancare quella che per me è una delle presentazioni più classiche con cui offrirlo. Con la polenta!
Gulasch di pollo con cavolo cappuccio, cucina light
La mia passione per il gulasch non poteva essere limitata dalle esigenze della cucina leggera, povera di grassi e di calorie!
Pertanto non ho potuto fare a meno di includere una versione LIGHT di questo piatto.
La quantità di carne, limitata, è bilanciata dalla presenza, dominante in questa proposta, di questi spicchi di cavolo cappuccio.
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E quale che sia la ricetta che vorrete provare:
BUON APPETITO!
SUGGERIMENTI E NOTE:
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- Avete anche voi una ricetta particolare o di famiglia per il gulasch? Se volete propormela, magari con un paio di foto, sarò ben lieto di pubblicarvela (indicando chiaramente chi me l’ha passata!)
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